“Com’era vestita la sposa?”. È la domanda universale che viene posta a chi ha presenziato a un matrimonio perché, in effetti, l’abito della sposa è l’elemento centrale dell’evento nozze: sottolinea la tipologia della cerimonia, resta impresso nella memoria e fissato nelle foto.
Quale scegliere? Quello che avete già nel cuore e che vi ha fatto sognare e poi, magari, scoprirete che quel modello così tanto desiderato delude un po’ e allora comincerete a ragionarci sopra, preferibilmente facendovi consigliare da un esperto del settore.
Specialmente se la vostra figura è decisamente femminile e mediterranea: una fantastica donna curvy! Che bella alternativa!
La soluzione perfetta è l’abito sartoriale: su misura, molto personale e assolutamente unico, senza tralasciare i dettami della moda.
Piccole regole
Non lasciatevi totalmente influenzare dalla moda ma selezionate i modelli che meglio si addicono alla vostra figura.
Tenete in debito conto la carnagione nella scelta del colore: i bianchi caldi quali avorio, panna o crema sono tendenzialmente adatti alle carnagioni scure, mentre i bianchi freddi quali ghiaccio, grigio perlaceo o bianco azzurrato sono generalmente preferibili per le carnagioni chiare.
Una regola assoluta: se l’abito è elaborato o in pizzo il velo deve essere liscio, al contrario l’abito semplice e liscio si abbina volentieri al velo elaborato.
Attenzione al portamento, anche l’abito più bello perde il suo fascino se è indossato con trascuratezza, quindi: schiena diritta, testa alta e incidere sicuro.
Il velo
Non è obbligatorio ma per chi ama la tradizione è un dettaglio fondamentale.
Simbolo di purezza e verginità è diventato negli anni un accessorio moda che completa ed esalta alcuni stili di abito.
Se avete deciso di indossare il velo attenzione alle misure. Il velo corto scende appena sotto il mento oppure fino ad un massimo di 90 centimetri sulle spalle e 70 centimetri sul davanti; il velo a cappella o tradizionale scende 70 centimetri sul davanti e fino alla fine dello strascico, ovvero circa 3 metri; invece il velo a cattedrale o a coda va oltre lo strascico e può superare anche i 7 metri.
Il velo deve essere di un tessuto diverso da quello del vestito e tra i tessuti il tulle è il protagonista assoluto, ma sono ampiamente utilizzati anche Chantilly, organza o chiffon. Di norma è preferibile un velo liscio sopra un abito elaborato e, al contrario, un velo elaborato e importante per un abito semplice e liscio.
Piccole regole
Il velo va portato per tutto il tempo della cerimonia ma va assolutamente tolto durante il ricevimento.
Il velo che copre il volto va portato fino all’arrivo in chiesa e sino alle ultime note della marcia nuziale, a quel punto lo sposo lo solleva e la damigella d’onore lo sistema correttamente.
Tassativamente vietato riportare il velo davanti al volto dopo la cerimonia.
Sposa same-sex
Tradizionali o più vivaci ed eccentrici gli abiti nuziali dedicati alle coppie lesbiche presentano casistiche decisamente più variegate: una sposa con abito tradizionale e una con tailleur ma anche entrambe in tailleur o entrambe in abito tradizionale. Non c’è nulla di diverso, la donna che per tutta la vita ha sognato l’abito principesco indosserà quello!
Assolutamente non indispensabile, comunque, l’abito da sposa che può essere sostituito in chiave cerimonia da un abito da sera, liberando così la fantasia per i colori e le fogge.